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Cinque iPad per ipovedenti: nuove tecnologie per disabilità
foto di gruppo: gli assessori ai servizi sociali, dietro al centro, con i  genitori e i ragazzi con i loro iPadLa consegna dagli assessori provinciale e regionale dei servizi sociali, Grandolfo e Sernagiotto

20-12-2012 - Mercoledì 19 dicembre nella sede della Provincia di Venezia a Ca’ Corner l’assessore provinciale ai Servizi sociali Giacomo Grandolfo e Remo Sernagiotto assessore regionale alle Politiche sociali della Regione del Veneto hanno consegnato 5 postazioni composte da iPad, tastiera e barra Braille compatibili, a cinque ragazzi e bambini con disabilità visiva: Giacomo e Giacomo, Davide, Simone e Salvatore, per la sperimentazione dell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Presenti anche le famiglie dei bambini, la dirigente provinciale del settore Gloria Vidali, la funzionaria provinciale Maria Cristina Tonini, e Graziella Zuccarato, presidente dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Venezia che ha condiviso l’iniziativa denominata “Progetto iPad, la tecnologia al servizio della disabilità”.

L’esperto Claudio Signorini della Provincia di Mantova, tiflologo non vedente, ha illustrato le caratteristiche tecniche degli ipad e le numerose possibilità di fruizione per studio e gioco ad parte dei ragazzi; Signorini che da anni nel mantovano coordina un servizio simile a quello erogato dal Centro servizi per le disabilità sensoriali della Provincia di Venezia ha commentato: «E’ importante costruire con gli studenti un percorso formativo che permetta loro di apprendere attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Nell’iPad ci sono libri complessi, testi scolastici ma anche giochi che divertono e aiutano a capire, facendo pratica, la strumentazione».

L’assessore provinciale ai Servizi sociali Giacomo Grandolfo: «Questa è una delle azioni che la Provincia di Venezia ha messo in campo per confermare e potenziare i servizi offerti ai disabili sensoriali nel nostro centro, che lo ricordo offre un servizio rivolto a 90 cittadini disabili. Il progetto rientra nell’ottica di adottare, oltre al supporto dei lettori e l’attività di logopedia, tutte le possibili innovazioni tecnologiche che consentano di facilitare la vita di relazione, di apprendimento e familiare dei ragazzi; ciò significa lavorare anche per favorire la loro autonomia individuale. Anche l’anno prossimo la volontà della Giunta Zaccariotto è riconfermare questa ottima progettualità e proseguire lungo il cammino intrapreso a fianco di questi ragazzi e delle loro famiglie».

L’assessore regionale alle Politiche sociali della Regione del Veneto Remo Sernagiotto: «Questo è un progetto importante, da sostenere con forza e per questo, come Regione del Veneto, abbiamo confermato “zero tagli” ai fondi destinati al Centro servizi della Provincia. La nostra ricerca va nella direzione di migliorare la qualità della vita dei ragazzi; è un esempio concreto della possibilità di studiare attraverso le nuove tecnologie, di comunicare con gli altri, socializzare ed aprirsi ad una nuova vita. La tecnologia, la collaborazione tra istituzioni e l’impegno delle persone che lavorano in questo settore sapranno dare risultati positivi ed un aiuto concreto. Fin quando l’assessore Grandolfo proporrà progetti utili come questi, la Regione ci sarà sempre per fare la propria parte in supporto alla Provincia».

Graziella Zuccarato presidente dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Venezia: «Ringrazio la Provincia di Venezia e la Regione del Veneto che hanno creduto in questa sfida e sostengono il Centro servizi che svolge un ruolo decisivo per la disabilità. Ci sono persone che lavorano col cuore e dando tanto del loro tempo. Ora dopo lo strumento la Provincia deve prometterci di fare anche la formazione necessaria perchè i ragazzi utilizzino a pieno questi strumenti».

Il progetto nasce e si sviluppa a partire dall’esperienza maturata dal Laboratorio Tiflotecnico del quale la Provincia di Venezia dispone da più di un decennio e che ora è parte integrante del Centro servizi per le disabilità sensoriali.

Attraverso il Laboratorio vengono elaborati e prodotti per bambini/ragazzi ipovedenti o ciechi, circa un centinaio, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale, testi scolastici adeguati rispetto al deficit visivo.

Con questo progetto si attua una sperimentazione sulle didattiche differenziate, con l’acquisizione di 5 postazioni, finalizzate alla lettura autonoma tramite Braille, sintesi vocale ed ingrandimento testi in formato elettronico.

In particolare gli alunni/studenti ipovedenti o ciechi seguiti annualmente sono circa 30/35: di questi ne sono stati scelti 5 che per età e ciclo scolastico (fine della scuola primaria – inizio della secondaria di primo e secondo grado) potessero al meglio apprendere e usufruire delle nuove tecnologie. Per riuscire al meglio nell’impostare il lavoro di studio e sperimentazione delle nuove tecnologie, il progetto si è avvalso a titolo gratuito dell’apporto dell’esperienza di Claudio Signorini.

L’obiettivo è quello di costruire direttamente con gli interessati un percorso formativo, che permetta agli studenti di apprendere e scoprire le potenzialità attraverso l’utilizzo delle strumentazioni fornite loro in comodato d’uso gratuito.

Il costo di questo progetto è di 20 mila euro.
Complessivamente nel 2012 la Provincia ha investito nei sevizi per le disabilità sensoriali circa 1 milione e 800 mila euro, di cui 100 mila euro trasferiti dalla Regione del Veneto.


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