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Assessore Grandolfo: «Immigrati e associazioni protagonisti dell'integrazione»
un momento della giornata con i partecipanti al progetto I C.A.Re.Incontro della Consulta provinciale per l'immigrazione sabato 15 giugno

17-06-2013 - Sabato 15 giugno a Mestre nell’auditorium della Provincia di Venezia si è tenuta la riunione della Consulta provinciale per l’Immigrazione che riunisce tra l’altro enti locali, associazioni di immigrati e di categoria, sindacati. La riunione ha costituito l’incontro conclusivo della seconda edizione del corso di formazione “I C.A.Re.,Immigrati Cittadini Attivi e Responsabili”. Nell’ambito dei lavori guidati dall’assessore provinciale ai Servizi sociali Giacomo Grandolfo, sono stati affrontati i temi fondamentali per l’accordo di Integrazione. Il primo riguarda i contratti di affitto (è intervenuto Niccolò Gobbato Fondazione La Casa), il secondo tema ha riguardato l’obbligo scolastico e i corsi di italiano (è intervenuta Anna Consonni dell’Ufficio scolastico regionale) e il terzo tema il diritto alla salute (è intervenuto Sandro Marton dell’Asl 12 veneziana).

Assessore Giacomo Grandolfo: «Abbiamo promosso questo progetto che ha potuto creare le basi per l’avvio di un lavoro di rete tra immigrati e istituzioni ed è inserito nell'ambito della Piano Regionale per l'immigrazione e si sostiene grazie ai fondi Regionali. Per la prima volta la Provincia ha così realizzato una iniziativa che va al di là del lavoro ordinario, con temi concreti che coinvolgono da vicino chi si trova a vivere in un Paese spesso sconosciuto, e ad ignorare la legislazione in vigore. Il corso, nato da un’idea delle associazioni di immigrati, ha avuto lo scopo di rafforzare le conoscenze e le competenze dei referenti delle associazioni di immigrati, perché possano svolgere un ruolo di “facilitatori” presso i propri associati, nonché creare occasioni di dialogo tra associazioni, enti ed istituzioni. Il tutto allo scopo di favorire positivi processi di integrazione. E’ stata quindi un’azione molto significativa, perché riconosce i cittadini immigrati e le loro associazioni quali soggetti delle politiche di integrazione e anche dei servizi pubblici, accanto all’azione degli enti pubblici e dei corpi intermedi della società, secondo la logica della sussidiarietà».


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